In accordo con uno studio dell’Istituto scientifico della colonna vertebrale pubblicato sulla rivista scientifica “European Spine Journal”. Secondo questa ricerca non ci relazioni dirette tra patologie alla schiena e, all’apparato locomotore in genere, ed il tennis.
Il tennis non fa male alla schiena.Finalmente possiamo sostenerlo con dei dati certi ed incontrovertibili. Da maestro di tennis federale la mia soddisfazione è doppia perché da anni sostengo questa opinione, ma come spesso succede, non avendo dati teorici o studi scientifici che avvalorano la mia tesi, spesso diventa difficile farlo pensare ai profano che non hanno cognizioni di fisiologia e biomeccanica del movimento. A sfatare il falso mito secondo cui il tennis, come altri sport definiti asimmetrici, potrebbe causare il mal di schiena e in certi casi anche aggravare la scoliosi, è lo studio della Isico (Istituto scientifico italiano colonna vertebrale) Adolescent agonistic tennis and spinal deseases, what’s the connection? Results from a cross- sectional study, pubblicato dalla rivista scientifica European Spine Journal. Nello studio sono stati messi a confronto cento 12enni tennisti agonisti (per metà femmine) con duecento studenti della stessa età non praticanti. Ebbene, dai dati raccolti non sono emerse differenze fra i due gruppi.
Fisiatra specialista dell’ Isico Fabio Zaina afferma che, il tennis è uno sport praticato da moltissimi adolescenti in tutto il mondo, e da sempre, anche se non ci sono evidenze scientifiche, è considerato una delle cause del mal di schiena e un fattore di rischio per chi ha la scoliosi. Abbiamo voluto verificare se effettivamente esista una diversa prevalenza di patologie della colonna nei giocatori di tennis agonisti rispetto a chi non pratica questa disciplina. I dati raccolti non evidenziano correlazione tra mal di schiena o scoliosi e il tennis. Questo perché oggi si utilizzano racchette molto più leggere rispetto a un tempo, si gioca tanto a due mani, soprattutto col rovescio e, in centri di livello, si fa molta ginnastica compensativa: si fa lavorare il braccio debole come compensazione del braccio forte. Tutto ciò limita di molto lo sforzo asimmetrico rispetto al passato. Ecco qui che diventa di fondamentale importanza la figura del preparatore atletico nei centri sportivi e nei centri tennis federali. Molto spesso il preparatore atletico non è altro che un istruttore tecnico della scuola tennis che si assume l’onere e l’onore di allenare da un punto di vista fisico i ragazzi. Così signori miei non si arriva da nessuna parte. Il preparatore atletico è e deve essere una figura altamente professionale e dopo studi specifici della materia mette a disposizione la sua professionalità in modo consapevole e mirata. Faccio una breve digressione; in molto centri tennis e non solo in America il preparatore atletico è un figura di spicco e in alcuni casi addirittura più autorevole ed ascoltata dell’allenatore stesso.
Tornando sul campo da tennis non possiamo non considerare degli aspetti tecnici. Nel fondamentale del “servizio” avvengono delle torsioni che possono mettore evidentemente sotto stress la colonna vertebrale. È un gesto potenzialmente stressante per la schiena soprattutto se non è eseguito in modo corretto. Quindi può essere necessario ricorrere ai consigli di un istruttore oltre che affidarsi a un medico esperto. Comunque i casi di lombalgia non sono così frequenti nel tennis, specialmente se la tecnica è corretta. Le torsioni poi sono bilanciate grazie al gioco a due mani. Se avete dolori nell’esecuzione de l servizio prima di andare da un chirurgo provate a perfezionare la tecnica con lezione private ad hoc con un istruttore qualificato.
Come sapete e, chi mi conosce lo sa, a me piace parlare poco dei problemi e più delle soluzioni. Adesso cerchiamo insieme delle soluzioni. La prima cosa da tenere in considerazione è la corretta combinazione fra gli esercizi di contrazione muscolare e quelli di recupero della loro elasticità. Una cosa a cui fare attenzione è evitare di svolgere esercizi di stretching concentrati solo sulla parte del corpo maggiormente interessata dallo sforzo, cioè le braccia e le spalle, e poco sulla colonna. Bisogna cercare di allungare anche i muscoli lombari e dorsali. Anche per quanto concerne esercizi di stretching è importante saperli eseguire e conoscere quali e come svolgerli in modo tale che siano davvero efficaci e non inutili se non addirittura dannosi.
Sempre seguendo gli studi dell’Isico, sono in pieno accordo con tali studi quando specificano che non ci sono casi dove è sconsigliabile giocare a tennis per evitare infortuni alla colonna. “Non vedo motivo per sconsigliare il tennis” risponde Zaina. “È uno sport divertente e sano. Solo per brevi periodi e in caso di specifici infortuni potrebbe essere opportuno interrompere la pratica, ma questa dovrebbe essere una indicazione temporanea. Non esiste uno sport ideale per la colonna vertebrale. Però possiamo dire che non ci sono preclusioni verso gli sport asimmetrici, che il nuoto non è una panacea per ogni disturbo come dimostrato da un altro nostro studio pubblicato, che la ginnastica artistica e ritmica può favorire la progressione di curve o indurre mal di schiena in chi è già predisposto, che calcio e pallavolo sono sport senza particolari problematiche. Chi gioca a tennis può evitare infortuni e mal di schiena grazie a esercizi mirati che allenino i gruppi muscolari della colonna messi sotto sforzo. Una buona pratica sarebbe quella per esempio di fare più di uno sport: c’è meno rischio di infortuni e il corpo si sviluppa in maniera ancora più armonica”.