Prima di afforntare un percorso informativo su quanto possa essere importante un periodo di allenamento per chi soffre di fibromialgia, credo sia necessario capire bene di cosa stiamo parlando.
La fibromialgia è una patologia la cui diagnosi viene fatta molto spesso per esclusione; il che comporta che per prima cosa bisogna scartare qualsiasi processo immunologico, infettivo e tumorale, poiché molti dei sintomi riferiti dal paziente possono essere confusi con patologie diverse il cui trattamento e prognosi spesso sono radicalmente differenti.
Fondamentale diventa un anamnesi attenta e approfondita del soggetto, parlare con lui cercando di carpire ogni singola infomazione; questo perche non esistono test specifici o macchinari diagnostici che possano confermare la diagnosi di fibromialgia.
La fibromialgia è una malattia caratterizzata da un dolore spesso generalizzato nelle regioni muscolo-scheletriche, dà anormalità nel sistema nervoso centrale e sintomi associati come affaticamento, insonnia e alterazioni cognitive. Ne soffre circa il 4% della popolazione mondiale e colpice solitamente in numero maggiore le donne, con un rapporto di 7 a 1. Solitamente colpisce la fascia di età che va dai 20 ai 60 anni, ma abbiamo diversi casi anche nei giovanissimi dove spesso il problema risulta anche molto severo.
Adesso diventa fondamentale capire come il dottore in scienze motorie posso intervenire in patologie di questo tipo e come un programma di allenamento specifico sia importante nell’alleviare tutte le sintomatologie legate alla fibromialgia.
Secondo ultimi studi sviluppati è stato riscontrato come l’entità di questi dolori generalizzati mutino in base al clima stagionale ed ai momenti di stress del paziente.
Questo è il motivo per cui è importante seguire un programma di allenamento “ad hoc” attuo a sviluppare una giusta resistenza ed elasticità muscolare, allenando in muscoli, ovviamente, oltre a rendere più forti i muscoli stessi andiamo a aumentare la produzione di una miriade di ormoni che sono fondamentali per migliorare anche l’aspetto pscico-sociale che troppo spesso viene trascurato in ogni tipo di cura da parte dei medici.
Come scritto in precedenza oltre al dolore ci sono altri sintomi come l’affaticamento, la sensazione di pesantezza nei muscoli che rende difficili i movimenti, disturbi del sonno, alterazioni cognitive come problemi di memoria e concentrazione, rigidità mattutina e dopo il riposo. Altri sintomi o sindromi che possono essere associati sono la cefalea tensiva o l’emicrania e sintomi grastreointestinali come la sindrome del colon irritabile.
Tornando su cosa davvero possiamo fare attraverso l’allenamento è evidente che con sintomatologie di questo tipo, associato ad una specifica dieta, i margini per creare un viatico verso uno stato di salute psico-fisico sono enormi. Come abbiame letto tra i sintomi troviamo affaticamneto e pesantezza muscolare, questo fa capire come un allenanto specifico possa lleviare questa condizione se non addirittura, nei casi meno severi, eliminarla quasi totalmente.
Inoltre non possiamo sottovalutare l’importanza di sedute di stretching specifico settimanali, infatti, attraverso lo stretching riusciamo a far lavorare i muscoli in allungamento così da coaudiuvare il flusso sanguigno all’interno delle fibre musculari. Questo tipo di caratteristica che contraddistingue lo stretching è molto importante proprio de decongestionare i muscoli e far si che sintomatologie dolorose possano alleviarsi.
Mi preme sottilineare quanto già scritto. L’allenamento non allena solo “le gambe” , ma anche la testa. Il cervello signori comanda su tutto il nostro organismo e attraverso dei segnali positivi che posssono essere espressi dal movimento si può davvero entrare in un circolo virtuoso dove allenamento, alimentazione e giusto riposo possono migliorare le condizioni di vita dei soggetti affetti da fibromialgia.