Un comportamento alimentare scorretto è spesso associato e causato da uno stile di vita, quello odierno, spesso frenetico e stressante. È noto infatti che assumere cibo velocemente, fuori casa con una certa regolarità, può provocare squilibri sulla dieta giornaliera. Vorrei soffermarmi, come prima riflessione, sul modo in cui si assume il cibo, in quanto influisce molto su tutti i processi digestivi. Partiamo dalla masticazione, è proprio in bocca che inizia la digestione di alcuni macroalimenti grazie alla ptialina che comincia a scindere ad esempio gli zuccheri, masticare in fretta porta a uno sminuzzamento sommario del cibo e quindi diminuisce la superficie di contatto del bolo con succhi gastrici e quant’altro. Anche la cottura, la conservazione e la temperature degli alimenti determina o meno problematiche digestive o perdita di principi attivi, per esempio le verdure andrebbero cotte al vapore o consumate crude per usufruire delle qualità organolettiche dell’alimento stesso quali vitamine e minerali.
Oggi si mangia di fretta, si consumano cibi freddi, si mastica sommariamente, non vi è un regime alimentare regolare e si dedica sempre meno tempo per i pasti principali (colazione, pranzo e cena). C’è un uso smodato di molti alimenti, ad esempio della carne, il fabbisogno giornaliero di proteine animali si aggira intorno a 0,9 g/kg, è evidente che nell’alimentazione odierna se ne fa un uso eccessivo. Il nostro apparato gastrointestinale non è del tutto adatto alla digestione della carne, non abbiamo ad esempio un’acidità gastrica sufficiente e in grado di digerirla nella sua interezza. Molte diete prevedono assunzione di carne rossa solo una ,massimo due volte a settimana proprio per favorire la digestione, rendendola più “snella” e veloce. Questo fondamentale per diminuire in modo efficace l’assimilazione di tutto ciò che mangiamo.
Il sovrappeso (quando evidente) è attualmente considerato una malattia a tutti gli effetti , può essere causato da squilibri endocrini ma anche e soprattutto da una cattiva alimentazione e cattive abitudini alimentari. Senza tornare e ripetere quelli che sono i disturbi causati da un’alimentazione errata, disturbi precedentemente affrontati in discussioni precedenti (vedi articoli sui disturbi alimentari), il sovrappeso mette a rischio la circolazione sanguigna, esponendoci a problemi cardiaci, provoca spesso disbiosi, se dovuto a una dieta ricca di cibi raffinati comporta micosi di vario tipo, per non parlare del sovraccarico epatico e dello stress che deve sopportare il pancreas (il sovrappeso può infatti provocare diabete).
Altro aspetto da tenere sotto controllo è il consumo di fibre. Le fibre possono essere solubili o insolubili, entrambe sono importanti per la salute umana, le prime si legano all’acqua e formano un gel che aumenta la vischiosità del contenuto gastrointestinale, le fibre insolubili (cellulosa) stimolano la peristalsi dell’intestino, riducono l’assorbimento di grassi e sostanze tossiche. Tutti i tipi di fibra limitano l’assorbimento di colesterolo. Inoltre influiscono sui tempi di svuotamento gastrico.
I legumi sono un alimento ottimo, caduto purtroppo in disuso, abbinati a un alimenti glucidico tipo la pasta costituiscono il piatto unico per eccellenza.
I glucidi sono la maggiore fonte di energia, le proteine hanno funzione plastica e di trasporto ormonale, i lipidi interferiscono con le funzioni di membrana e biosintesi dei mediatori. Sono da considerare scorrette quelle diete che aboliscono il consumo di glucidi e grassi, le cosiddette diete iperproteiche. Il consumo esagerato di proteine provoca l’eccessiva produzione di corpi chetonici che vanno ad accumularsi nel sangue.
La carne andrebbe consumata al massimo a giorni alterni e sarebbe opportuno consumare più pesce anziché carne. I grassi insaturi del pesce (omega 3) si trovano nella fazione fosfolipidica protetti da antiossidanti naturali.
In ultimo ma non per importanza, vi è l’inquinamento ambientale e le nuove tecniche di coltivazione, tra le quali l’introduzione di concimi chimici, agro farmaci e pesticidi, che permettono di aumentare la produzione, ma allo stesso tempo apportano metalli pesanti ed altre sostanze tossiche all’organismo umano. Leggi internazionali impongono un certo limite nell’impiego di prodotti chimici all’interno delle coltivazioni, ma questo limite è molto approssimativo; a questo si deve aggiungere l’ignoranza del produttore che abusa di tali sostanze e non pensa al grave danno ambientale che provoca. Inoltre è usuale ormai raccogliere anticipatamente i frutti e farli maturare in celle apposite, determinando una diminuzione di Sali minerali, vitamine ecc… per tali ed altri motivi è bene prediligere ortaggi e frutta provenienti da agricoltura biologica, per non parlare di latticini e carni. Negli allevamenti intensivi gli animali vengono alimentati in continuazione con razioni alimentari uni-feed ovvero pasti unici composti da foraggio più altri mangimi concentrati, spesso addizionati di antibiotici e sostanze che favoriscono in maniera non del tutto naturale lo sviluppo della massa corporea dell’animale.
Il cibo è il caposaldo della salute umana, non dobbiamo trascurare la nostra alimentazione; dare importanza alla provenienza del cibo che arriva sulle nostre tavole è segno di responsabilità verso noi stessi e verso l’ambiente.