La vita in un morso

Anoressia, bulimia, binge eating, ortoressia, vigoressia ed altri ancora. Molti ne soffrono senza saperlo e si affannano a seguire diete, quando il loro problema sta da un’altra parte. In tutti i disturbi del comportamento alimentare, le persone sono ossessionate dall’alimentazione e dalla propria forma fisica, nel senso che trascorrono gran parte della propria giornata con la mente rivolta a questi pensieri.

Se il vostro rapporto col cibo è davvero problematico, non esitate a consultare uno specialista. Probabilmente siete una persona che a volte si sente infelice, senza un motivo apparente; percepite un senso di vuoto che non sapete come colmare. Molti risolvono questo problema concentrandosi sull’alimentazione: alcuni si riempiono di cibo, altri dimostrano di resistervi. Ma il cibo in questi casi non è né la causa, né la soluzione. In cosa consistono questi disturbi? Ve ne fornisco una breve descrizione senza la pretesa di essere esauriente.

Anoressia

La persona comincia a restringere la propria alimentazione fino ad alterare la propria sensazione di fame. Arriva a pesare molto poco rispetto agli standard previsti in rapporto alla propria altezza e costituzione. Una caratteristica consiste nella distorsione della propria percezione corporea: il paziente non è più in grado di comprendere se è grasso, magro o normopeso, si vede costantemente brutto ed ingombrante. Una delle peculiarità del disturbo dell’anoressia è che è tutto perfettibile, tutto si può e si dovrebbe migliorare: il proprio corpo, il proprio modo di comportarsi, di svolgere il proprio lavoro, di studiare. Quindi queste persone non guardano affatto i propri successi. Si arriva ad essere eternamente infelici, perché non si è mai contenti di se stessi e della proprio vita.

Bulimia

Si manifesta mediante il tipico circolo vizioso in cui ci si impone una dieta ferrea che immancabilmente conduce il paziente a cedere attraverso le abbuffate. Il soggetto sperimenta così l’insuccesso e tenta di porvi rimedio con azioni di compenso quali vomito, eccessiva attività fisica, auto-somministrazione arbitraria di lassativi e diuretici, che hanno lo scopo di riparare alla quantità di cibo introdotto, ma rappresentano anche una sorta di punizione auto-indotta per aver indugiato senza controllo sul cibo. L’auto-punirsi diventa di conseguenza una pratica ricorrente in soggetti afflitti da questo tipo di problematica; questo non fa altro che complicare una situazione già di per se borderline.

Binge Eating Disorder

Noto anche come disturbo da alimentazione incontrollata. È una condotta caratterizzata da abbuffate nelle quali si sperimenta una sorta di perdita di controllo del proprio comportamento. Infatti il paziente non solo non riesce a fermarsi, ma non controlla né la qualità né la quantità di quello che mangia. Inoltre, durante queste abbuffate, mangia più rapidamente del normale, in solitudine e fino addirittura a provare dolori addominali per la quantità di cibo ingerito. A seguito di questi episodi non è infrequente che l’individuo si abbandoni a sensi di colpa e provi disgusto per se stesso e le proprie azioni.

Ortoressia

L’importanza di alimentarsi in modo sano per favorire la salute e migliorare la qualità della vita porta sempre più spesso a scegliere diete che possono diventare delle vere e proprie ossessioni. Ma il problema non è sempre incentrato sulla quantità dei cibi assunti; talvolta l’accento viene posto anche sulla qualità degli alimenti, come accade nelle persone che mostrano chiari sintomi di quella che viene definita “ortoressia”, una vera e propria ossessione di perseguire “il mangiar sano”. Le persone affette da questo particolare disturbo, hanno sviluppato un’ossessione per i cibi sani e salutistici, rifiutando di converso qualsiasi alimento che ritengano contaminato o modificato geneticamente. Spesso sono normopeso, quindi è difficile riconoscerli, a meno che non si consumino i pasti insieme a loro.

Vigoressia

Il culto e l’attenzione per il corpo nel senso di vedersi bene e non tanto sentirsi bene ha portato molti giovani a sviluppare condotte ossessive e compulsive come si riscontrano nella bulimia e nell’anoressia generalmente interessanti le donne. Questa ossessiva attenzione per la propria forma fisica e lo sviluppo muscolare, si chiama vigoressia.È stata spesso ribattezzata come il disturbo dei body builder, in quanto colpisce solitamente gli uomini che si allenano in palestra. Questi si pongono l’obiettivo dell’ipertrofia muscolare, ma non riescono a vedere i risultati raggiunti. Così arrivano anche a somministrarsi farmaci e ormoni della crescita, ma purtroppo non risolvono il problema di percepirsi “piccoli” come dicono loro, rispetto al modello che vorrebbero raggiungere. In contrasto con il loro aspetto fisico eccessivamente muscoloso, il vigoressico continua ad essere insoddisfatto dei propri muscoli che continua a vedere gracili e flaccidi.

N.B. Le informazioni contenute in questo sito non intendono sostituirsi in nessun modo a parere medico o di altri specialisti. L’autore declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni e dalla loro messa in pratica. L’allenamento con sovraccarichi può causare infortuni, si consiglia pertanto di prestare la massima attenzione e di eseguire esercizi e metodologie adatte al proprio livello di forma. Consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.

(di Marco Bonanni)

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Sono Marco Bonanni ho 40 anni e sono nato a Roma. Dai primi anni della mia vita ho sempre praticato sport fino a raggiungere dei buoni risultati con il tennis. Da più di dieci anni sono un istruttore ed un allenatore sportivo.

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